Napoli, 7 settembre 2012 – Ztl sì, Ztl no. A decidere sul provvedimento alla circolazione vigente nel comune di Napoli e al centro di scontri durissimi tra comune e cittadini, potrebbero essere gli stessi napoletani attraverso il più democratico mezzo di rappresentanza: il referendum. La proposta arriva direttamente dal gruppo consiliare del pd che ha avanzato l’idea al sindaco di Napoli Luigi De Magistris. L’ex pubblico ministeri si è detto subito ben disposto nei confronti della partecipazione attiva e democratica della cittadinanza. D’altronde De Magistris ha fatto di quest’ultima uno dei valori fondamentali della sua camp0agna elettorale e ancora oggi uno degli slogan più in voga. Nonostante l’apertura dell’amministrazione comunale De Magistris ha comunque tenuto a precisare che la strada seguita dall’assessorato alla mobilità andrà comunque in direzione della pedonalizzazione e a supporto della sua dichiarazione De Magistris ha precisato che in occasione del World Urban Forum, conclusosi ieri ha avuto modo di appurare che è questa la linea seguita nelle grandi città del mondo: nessun sindaco ha detto De Magistris vuole macchine nella sua città. Dal canto loro i consiglieri del Pd hanno ribadita il giudizio positivo nei confronti delle maxi isole pedonali che sempre di più spuntano a Napoli ma quello stesso giudizio, precisano, non può prescindere dalle istanze dei cittadini. a puntare il dito contro la zona a traffico limitato sono invece gli imprenditori: dalla CONFCOMMERCIO napoletana arriva infatti l’accusa per il Comune di Napoli e l’assessore competente Anna Donati di aver chiuso la città incuranti delle esigenze di un monto imprenditoriale già messo in ginocchio dalla crisi generale. Per gli imprenditori, commercianti soprattutto la gestione è stata tutt’altro che condivisa e quindi il loro giudizio non può che essere negativo. Al di là del referendum comunque la linea del comune non si ferma: entro il prossimo 30 di novembre saranno infatti inaugurati nuove zone pedonali ai Quartieri Spagnoli e Tarsia-Pignasecca e ampliando quella del lungomare liberato.
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